ZenBook Pro UX580 è lultima edizione del laptop da lavoro più pregiato di ASUS. Ha uno schermo IPS da 15.6 pollici, processori Intel di 8° generazione fino al Core i9, una scheda grafica Nvidia 1050 Ti, e unesclusiva tra i portatili Windows chiamata ScreenPad.
Partiamo da qui. ScreenPad è uno schermo da 5.5 pollici integrato nel touchpad progettato per accompagnare le funzioni del sistema operativo senza modificare linterazione con il cursore. Può essere usato come un display esterno tradizionale (clone o esteso) o può far interagire con delle mini-app contestuali al programma principale e quindi mostrare, ad esempio, il menù di MS Office, la palette di OneNote, la riproduzione di Spotify, i controlli di Youtube, la calcolatrice, lo spazio per firmare un documento, il calendario di Outlook. Ha il suo sfondo, i suoi controlli per la luminosità e un piccolo software per configurare e scaricare nuove app.
ScreenPad è unidea che ASUS allena da tempo (ricordate la EeeKeyboard?) ma per essere più utile della TouchBar dei MacBook Pro dovrà interessare i grandi produttori di software. Le basi ci sono: lhardware è più intraprendente della striscia OLED di Apple, e ASUS ha promesso delle SDK per settembre. Io spero di vedere al più presto lintegrazione con la suite Adobe Creative Cloud e con AutoCad. Si potrebbe usare anche nei giochi, per le mappe e per gli inventari, in un modo simile alle console dual screen di Nintendo.
Nelluso di tutti i giorni non ho trovato difetti alla tecnologia ScreenPad. Cè un limite al framerate massimo che si può ottenere (per questioni energetiche, a detta di ASUS) e quindi alla piacevolezza di una riproduzione video o del passaggio da unapp allaltra. Ma è un dettaglio che non rovina lesperienza utente. Inoltre il rivestimento in vetro fa scorrere i movimenti del dito su un touchpad certificato MPT (Microsoft Precision TouchPad), quindi reattivo. Ci sono diverse modalità di uso accessibili con il tasto F6, ma non si è obbligati a disattivarlo quando non serve perché la sua interfaccia si ritrae da sola. Magari, al primo contatto, si può sentire un bilanciamento diverso dei pulsanti integrati; cè un certo movimento, è tutto un po ballerino, ma si fa presto labitudine perché la risposta resta adeguata
ASUS ZenBook Pro UX580 sarà disponibile in Italia da inizio settembre nella configurazione più completa e costosa (codice UX580GE-E2056R). Display UHD 4K touchscreen con digitalizzatore a 1024 livelli, CPU Core i9-8950HK, 16 GB di RAM DDR4, 512 GB di SSD PCI-e, e Windows 10 Pro a 2699 euro. Inclusa nel prezzo, per chi compra da rivenditori autorizzati, anche una serigrafia personalizzata sul poggiapolsi.
È un listino che non ammette discussioni, significante e invadente. Ma chi spende così tanto per un computer portatile non vuole molti compromessi, anzi, vuole qualcosa in più oltre al solo hardware. ZenBook Pro UX580 c'entra l'obiettivo essendo l'unico e primo del suo genere con un simile touchpad, ma c'è anche qualche piccola pecca.
Specifiche tecniche ASUS ZenBook Pro 15 UX580G
- Schermo: 15.6 pollici IPS 4K 16:9 (3840 x 2160) / Digitalizzatore 1024 livelli / Pannello AUO31EB
- ScreenPad: 5.5 pollici FHD IPS / Precision TouchPad 4 dita
- CPU: Intel Core i9-8950HK Hexa Core
- GPU Nvidia GTX 1050 Ti 4GB GDDR5 / Intel HD 630 / Nvidia Optimus
- RAM: 16 GB DDR4 2400 MHz (saldata) / SSD PCIe 512 GB Toshiba
- Connettività: Intel 9560 Wi-Fi ac / Bluetooth 5.0
- Porte: 2x USB-C 3.1 Gen2 (Thunderbolt 3) / 2x USB 3.1 Gen2 / HDMI 2.0 / Jack combo / microSD
- Altro: webcam VGA / Lettore di impronte digitali / Array microfonico
- Batteria: 71 Wh 8 celle / Alimentatore: 150 watt 19.5V 7.7A
- Dimensioni: 365 x 189 x 241 mm / Peso: 1880 grammi + 540 grammi PSU
Prendiamo come riferimento Dell XPS 15 9570 con design Max-Q: ha uno schermo più luminoso, una batteria più grande, un impianto di smaltimento del calore più adeguato e migliori possibilità di aggiornamento e configurazione (RAM su due slot). Vero che manca lo ScreenPad, vero che cè una Thunderbolt 3 in meno e nessuna opzione per il digitalizzatore; ma sono barriere meno importanti dellautonomia, della costanza prestazionale e della possibilità di potenziarlo quando sarà necessario. Non è uno sminuire questo nuovo ZenBook Pro, quanto far notare quanto i dettagli lo sfavoriscano.
Parliamo del display, uno dei componenti migliori. ASUS lo fornisce calibrato in fabbrica: 100% sRGB, 99.9% AdobeRGB e 90% DCI-P3, con un DeltaE a colori inferiore a 2 e una gamma di 2.1. È tutto da manuale, proprio come deve essere su una macchina da lavoro. Avrei soltanto inserito un software per la gestione dei profili, qualcosa, appunto, simile al Dell Premiere Color o allHP Display Control. Inoltre ASUS dichiara la certificazione Pantone ma non ho trovato altri riscontri in rete - se non i promozionali della stessa azienda.
La luminosità massima è di 389 nits, con una uniformità che non soffre di aloni o emorragie di luce. Il digitalizzatore Elan ha 1024 livelli di pressione e pieno supporto a Windows Ink. Non è paragonabile ai modelli Wacom (Galaxy Book, Matebook, ThinkPad X1) o N-Trig (Surface) ma su un notebook con cerniere tradizionali non è davvero importante; può comodo sapere che può servire per la firma digitale. A proposito di dettagli: perché non aggiungere il digitalizzatore allo ScreenPad così da far usare la penna in orizzontale, a quel punto davvero per firmare, scrivere, correggere con precisione? Sarebbe stato un vero punto di forza.
Una delle cose migliori di ZenBook Pro 2018 è la robustezza del telaio. Alcune zone, come il coperchio e il poggiapolsi, usano un materiale metallico, una lega di alluminio, spessa a sufficienza da non ammettere flessioni. Vero che ci sono parti più ballerine di altre (il centro tastiera, ad esempio) ma la sensazione di un portatile massiccio e resistente, quasi sodo, cè sempre. Merito dei 1.9 kg di peso netto (intendo: escluso lalimentatore), e delle finiture effetto spazzolato anche sui bordi così da dare continuità ai cerchi concentrici propri della serie.
Lergonomia di ZenBook Pro ha scelte davvero riuscite (è uno dei portatili più semplici da aprire grazie a quella grande tacca centrale) e scelte discutibili. Prendo come esempio la tastiera: corsa di 1.5 mm, tasti larghi e retroilluminazione sono cose buone, ma i due Fn (a destra, sposta le frecce direzionali, a sinistra, prende il posto del tasto Windows) e laccensione dove mi aspetto di trovare il Canc, modificano il layout che vorremmo familiare. Inoltre la retroilluminazione poteva essere più omogenea perché i LED che stanno sotto i tasti sono, in alcune parti, più visibili di altre. Mi sto perdendo nei dettagli? Non credo: portatili che aspirano alla perfezione, gli identificativi di quel che unazienda è in grado di dare in un dato momento, non devono avere noie - a maggior ragione quando il prezzo di vendita è tanto importante.
Le possibilità di aggiornamento hardware sono limitate al modulo SSD PCI-E (M.2 2280 Toshiba) e alla scheda wireless Intel 9560 per Wi-Fi ac a 1.7 Gbps e Bluetooth 5.0 - vero potenziamento rispetto allo scorso anno. La RAM DDR4 è saldata. Limpianto di smaltimento del calore usa due ventole da 50 mm a soffiare fuori il calore generato da CPU/GPU e trasportato da due heatpipes. Cè una sola via di fuga, ed è quella sotto la cerniera: i lati e il fondo del portatile non hanno griglie di ventilazione, quindi è consigliato lasciare sempre un po di spazio sul retro quando si fa del lavoro pesante. Anche perché le temperature di un Core i9 a piena potenza non sono trascurabili.
Durante gli stress test di cui parleremo tra un attimo, ma anche dopo qualche minuto di F1 2018 o The Witcher 3, la zona centrale della tastiera arriva a 55°C mentre il picco più alto, dove le cerniere, sfiora i 60°C. Bene il tastierino numerico e parte dei tasti WASD, ma non si può parlare di un notebook freddo quando è sotto carico. Il fondo del notebook resta sotto i 50°C. Le ventole si fanno sentire quando sono a pieno regime, ma come potrebbe essere diversamente? Non siamo al livello dei notebook da gaming quindi è credibile lanciare un rendering in un luogo pubblico (ma anche nella stessa stanza dove altri stanno dormendo) o giocare senza cuffie
Queste considerazioni sulla temperature e sulla rumorosità di ASUS ZenBook Pro UX580 non valgono nelluso di tutti i giorni, per la navigazione web, i video, il lavoro grafico che non sia montaggio video o modellazione 3D. In questi contesti le ventole girano lente e si può lavorare con la scheda Intel integrata senza attivare la dedicata Nvidia; meglio ancora se lalimentatore è scollegato. Apoteosi se vi ricordate di attivare la modalità risparmio energetico di Windows: i sei-core del Core i9, la SSD PCI-Express fulminea nel gestire i file più piccoli, e tutta quella RAM, vi garantiscono ore di appagante lavoro su un portatile che genera davvero poco rumore.
Il bello dei 15 pollici di ultima generazione è garantire prestazioni in mobilità paragonabili a quelle dei desktop di casa. Io li considero ancora troppo grandi per un trasporto in borsa che non sia uno spaccaschiena (13 e 14 pollici restano unadorabile via di mezzo) ma ci sono persone che possono effettivamente farne "lunica macchina". A casa si usa collegato alla presa, magari con tastiera, mouse e schermo esterno - e in giro si ha lo stesso setup.
Autonomia ASUS ZenBook Pro UX580
Consumo orario | Autonomia | |
Internet Work in Wi-Fi | -18.6% | 5.4 ore |
Netflix HD Windows App | -15.9 | 6.2 ore |
Rendering / Giochi (GTX 1050 Ti) | -142% | 0.7 ore |
Draining in standby (Connected Standby Off) | - | - |
Tempo di ricarica (PC chiuso) | +63% | - |
Luminosità schermo al 50% (circa 180 nit), audio al 50%. Modalità energetica "Ottimizzata".
Stesso setup ma con due vincoli: le prestazioni più basse quando non cè corrente, e lautonomia. Il primo, è normale. Il secondo, la durata della batteria, penalizzata da una batteria sottodimensionata. ZenBook Pro UX580 usa una 71 Wh, ed ha due schermi da gestire - non va dimenticato.
La nostra configurazione con Core i9, schermo 4K al 50% (circa 180 nits, un po esagerato in interni) e navigazione web multi-scheda su Chrome, con Photoshop e lapp Telegram in background, fa 5.2 ore di autonomia. Disabilitare lo ScreenPad riduce le richieste di 1 watt quindi non stravolge la durata. Nella pura riproduzione Netflix supero le 6 ore (ed è un buon risultato perché mi permette di coprire un lungo viaggio in treno) mentre nel rendering con Adobe Premiere Pro CC o nel gaming, arrivo a circa 40 minuti - ma non è consigliato fare questi contesti a batteria per i presupposti prestazionali accennati sopra (guardate il grafico dedicato).
Unautonomia media di cinque o sei ore, in Wi-Fi e con un display 4K, non è male. Anche perché, con lhardware che sta sotto, sono ore di lavoro appagante. Il problema è che la concorrenza usa batterie più capienti e raggiunge circa due ore in più: Dell XPS 15 usa una 97 Wh, MSI Stealth Thin ha una 82 Wh, MacBook Pro 15 usa una 84 Wh, e lo stesso vale per HP Spectre X360 15. Inoltre permette di configurare i prodotti in maniera differente così da far scegliere allutente se potenziare la durata (magari con display Full HD e CPU Core i5) o le prestazioni (Core i7). ASUS ZenBook Pro UX580 arriva in Italia nella sola specifica che stiamo discorrendo, e non è la migliore per lautonomia.
Benchmark ASUS ZenBook Pro UX580
ASUS ZenBook UX580 i9-8950HK/1050Ti |
Dell XPS 15 2in1 i5-8305G/Vega M GL |
MSFT Surface Book 2 i7-8650U/1050 |
MSI GS65 Stealth Thin i7-8750H/1070 Max-Q |
|
recensione | recensione | recensione | ||
GeekBench 4 Single/Multi |
5353/21095 | 4463/13864 | 4976/14389 | 5052/18660 |
Cinebench R15 OpenGL/CPU |
122.94/1073 | 98.67/ 720 | 96.97/685 | 91.25/925 |
3DMark | Time Spy 2357 FireStrike Ext: 3125 Sky Diver 16947 |
Time Spy 2244 FireStrike 6250 Sky Diver 17654 |
Time Spy 1864 FireStrike 5424 Sky Diver 16057 |
Time Spy: 4584 FireStrike: 11351 SkyDiver: 26510 |
PCMark 8 Accelerated |
Home 3682 | Home 4692 Creative 6348 |
Home 3487 Creative 4980 |
Home 4469 |
PCMark 10 | 4866 | 4702 | 3646 | 3495 |
VRMark Orange Room |
2475 | 3529 | 2688 | 6459 |
CrystalDisk Mark | Seq: 2269/1340 4K: 37/89 |
Seq 2295/329 4K 37/98 |
Seq 2464/301* 4K 38/104 |
Seq: 1967/1912 4K: 41/104 |
Temp massima | CPU 100 °C Esterna 59 °C |
CPU 97 °C Esterna 48 °C |
CPU 99 °C Esterna 41 °C |
CPU: 94 °C Esterna: 58 °C |
*: velocità in scrittura limitata da bug software. Test eseguiti in modalità massime prestazioni.
A dire il vero non è la migliore neanche per le prestazioni. E questa è la parte sostanziale della recensione. Il processore Core i9 non arriva mai al throttling termico penalizzante ma non riesce nemmeno a sfruttare le frequenze che dovrebbero garantire un certo vantaggio rispetto al migliore dei Core i7. Temperature vicine ai 100°C attivano i limiti dopo 3-4 secondi di picco, e poi bastano pochi minuti per vedere scendere anche quelle frequenze operative che ci aspettiamo più stabili. Guardate, ad esempio, il grafico generato dal rendering con Adobe Premiere Pro CC della recensione a Dead Cells per Nintendo Switch.
Un altro esempio è il Torture Test di Prime95 (solo CPU). Dopo 10 minuti si scala a 2.5 GHz per poi salire e scendere così da restare attorno ai 90°C. Il consumo della CPU cerca di sfruttare almeno 50 watt (i 65 watt di picco sono stati usati per un minuto soltanto) ma si ferma attorno ai 40. È un grafico migliore rispetto al rendering visto sopra perché la GPU non è attiva. Se aggiungo la Nvidia all'elaborazione forzata (con FurMark), la frequenza multi-core della CPU scende sotto 1.5 GHz dopo 10 minuti, con un consumo di 15 watt e una temperatura di 80°C; in breve, si comporta in modo simile ad un processore della Serie-U.
Considerate che per sfruttare il TVB (Thermal Velocity Boost) del Core i9-8950HK, quindi salire di 200 MHz per uno spunto aggiuntivo, serve una CPU nella fascia dei 50°C. È davvero difficile, qui, vederla tanto fredda.
Si hanno i risultati migliori quando CPU e GPU si alternano. L'analisi dei benchmark di 3DMark e, soprattutto, della ripetizione di Cinebench R15. Nel primo caso, per quanto la CPU sia penalizzata nella distribuzione dei watt, resta sui 4.5 GHz in multi-core per tutti i 20 minuti di test. Benissimo la GPU a 1.6 GHz, con un leggero calo dopo 17 minuti dovuto ad una temperatura vincolata sugli 80°C. Su Cinebench R15 si ha una frequenza di 4.2 - 4.4 GHz per tutti i 10 run, con la GPU ancora sopra 1.6 GHz. In questo grafico si nota il taglio sulle temperature: 95°C per la CPU e 80°C per la GPU Nvidia.
Da notare anche come sia normale che la temperatura media si stabilizzi con il passare del tempo. I portatili di ultima generazione come questo sono progettati per usare poco le ventole nei primi minuti di carico; non le spingono mai al massimo per migliorare l'esperienza utente.
Infine, un grafico relativo ai giochi. F1 2017, The Witcher 3 e Final Fantasy XV in 1080p, sono perfettamente giocabili anche a dettagli medio alti. Solo Final Fantasy XV è stato eseguito in modalità "Stardard". Nei benchmark, la GTX 1050 Ti ha dei risultati peggiori del previsto (vedi tabella in alto) ma regge il test dei giochi. Non è presente nel grafico a seguire, ma anche F1 2018 con dettagli al massimo (modalità Benchmark) resta sopra i 50 fps. ZenBook Pro UX580 non è un portatile specifico per il gaming ma accontenta il genere di utente interessato ad una macchina polivalente.
Siamo quasi alla fine. Restano soltanto da chiarire alcuni dettagli sulla componentistica. Lottimo impianto audio, ad esempio, che passa da quattro a due altoparlanti rispetto al modello UX550 del 2017 ma mantiene corposità, vibrazioni generate e, soprattutto, volume. ZenBook Pro UX580 riesce a coprire una sala riunioni e una stanza condivisa per guardare un film. Tutto il contrario per il supporto Linux. Una Ubuntu 18.04 LTS LIVE non completa il boot: peccato, avrei voluto certificare il funzionamento dello ScreenPad su un sistema operativo diverso da Windows.
Vi tranquillizzo sulle porte Thunderbolt 3: sono entrambe su PCI-E x4, e lo stesso vale per la SSD. Ottimi i tempi di ricarica con lalimentatore da 150 watt in confezione: +63% in 62 minuti, praticamente un +1% ogni 60 secondi. Il notebook non supera mai i 120 watt su presa, quindi lalimentatore riesce sempre ad avere il margine per caricarlo. Infine, la webcam VGA (640 pixel) è un insulto su un portatile da 2700 euro. E se pensate che stia esagerando, giudicate voi stessi la sua qualità guardando la parte finale della videorecensione.
Considerazioni finali
Portare in giro ASUS ZenBook Pro UX580 significa viaggiare con due schermi. Lo ScreenPad è unidea da seguire, in attesa delle SDK e di unintegrazione sempre maggiore con i software per Windows più usati. Già così, messo in modalità schermo esteso, è uno strumento che altri marchi non posso offrire. Certo, resta migliorabile (un pannello AMOLED? un refresh rate più alto? uninstallazione meglio rifinita?), ma non è un esperimento perché fa già la differenza. Vi consiglio di seguire il suo sviluppo nei mesi perché potrebbe diventare lo standard - soprattutto nei portatili da gaming.
Le altri parti del notebook hanno alti (schermo, audio, porte) e bassi (webcam, disegno datato, batteria piccola), per una media che è sicuramente oltre la sufficienza viste le prestazioni ma che risente della costosa configurazione italiana. I 2700 euro necessari per un Core i9 non sono tanti nel paragone con la concorrenza e per la dotazione, ma restano un listino possibile solo a certi utenti, e di solito a queste cifre si pretende leccellenza. ScreenPad a parte, ZenBook Pro UX580 non riesce a superare in tutto i rivali: la concorrenza è tosta e il livello si è alzato vertiginosamente in questi anni.
ASUS ZenBook Pro 15 UX580G: pro e contro
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