MXGP 3 aveva indubbiamente dato inizio ad una nuova era per la serie con l'implementazione dell'Unreal Engine 4 e quest'anno con MXGP PRO, Milestone ha promesso un ulteriore passo avanti con un titolo molto più tecnico in grado di strizzare l'occhio ai puristi del motocross.
La fisica del gioco, ad esempio, è stata completamente rivista, collaborando anche con esperti del settore, tra cui Antonio Cairoli, il nove volte campione del mondo: l'obiettivo era infatti quello di dare vita al titolo più realistico del franchise. MXGP Pro dovrebbe quindi essere il miglior capitolo della serie, un gioco capace di tagliare in modo netto con il passato eliminando anche gli storici difetti: sarà realmente cosi?
Versione Testata Playstation 4 (disponibile anche su Xbox One e PC)
CONTENUTI
Rispetto a quanto visto in MXGP 3, modalità e contenuti non subiranno stravolgimenti epocali, fatta eccezione per l'implementazione di alcune interessanti novità che però potevano essere sfruttate meglio.
Come tradizione impone, in MXGP Pro si troveranno quindi tutti i piloti e circuiti ufficiali del campionato reale e non mancherà l'iconica modalità Carriera. Si partirà quindi dalla classe MX2 con l'obiettivo di scendere in pista in un susseguirsi di gare, scalare le classifiche per raggiungere l'ambita classe MXGP.
A livello strutturale le differenze con il passato sono poche fatta eccezione per una nuova gestione degli sponsor che permetterà di scegliere due categorie: principale e tecnico. Entrambe assegneranno obiettivi - rispettivamente a lungo e breve termine - che garantiranno ricompense di vario tipo e crediti extra. Gli sponsor migliori richiederanno però un certo quantitativo di Fama di conseguenza sarà necessario ottenere sempre buone prestazioni in pista al fine di accrescere la nostra popolarità.
Marginale ma comunque interessante l'implementazione dei rivali: al termine delle gare saremo infatti chiamati a giudicare i commenti post-partita degli altri piloti e se le frasi dette non saranno di nostro gradimento, si potrà risolvere il tutto in pista in una sorta di sfida.
La modalità Carriera è stata inoltre divisa in due versioni: Standard ed Extreme, quest'ultima pensata e progettata per i piloti più navigati in quanto tutti gli aiuti saranno disattivati di default, non potranno essere attivati, non sarà contemplato il Rewind, la fisica sarà settata a livello PRO e gli avversari saranno davvero agguerriti.
Poche aggiunte nell'editor dedicato alla personalizzazione del centauro che risulterà eccessivamente scarno mentre sul fronte vestiario ed estetica della moto la quantità di elementi - tutti con licenza ufficiale - è davvero notevole con la possibilità di personalizzare qualsiasi parte del nostro bolide: dalle manopole, passando per lo scarico sino ad arrivare ai dischi dei freni e alla corona.
Le varie modifiche ovviamente cambieranno l'estetica del mezzo ed avranno impatto anche su alcuni parametri (velocità, accelerazione, tenuta di strada, frenata e controllo). Immancabile inoltre la possibilità di intervenire - prima dell'inizio di ogni gara - sul setup della moto cambiando una serie di settaggi e creando assetti personalizzati.
Torna il Compound, un'area free-roaming, ambientata tra i boschi di Esino Lario, in provincia di Lecco, in cui sarà possibile scorrazzare a bordo del nostro bolide a due ruote familiarizzando con l'intero sistema di guida. La zona è indubbiamente vasta con ruscelli, capanni, zone ricche di vegetazione e include due circuiti.
L'intera zona visivamente colpisce grazie anche ad un sapiente uso del sistema di illuminazione ma sono presenti purtroppo alcuni bug grafici: a volte capiterà che le texture si caricheranno eccessivamente in ritardo e il muro rosso che delimita la zona è indubbiamente poco elegante.
A chiudere il cerchio dei contenuti di gioco intervengono inoltre le classiche modalità Gran Premio, Campionato, Time Attack e il comparto online che al momento però non risulta molto popolato.
GAMEPLAY
Se sul fronte contenuti le novità sono poco consistenti, l'evoluzione maggiore si percepisce nel modello di guida e nella gestione della fisica con l'introduzione della variante Pro tuttavia permangono ancora alcuni storici difetti.
Impostando i vari aiuti alla guida anche i neofiti del genere riusciranno a divertirsi ma arrivare sul podio non sarà sempre una passeggiata. Ai livelli di difficoltà più bassi gestire la due ruote sarà nel complesso abbastanza semplice, difficilmente si perderà aderenza e sarà possibile riprendere il controllo del mezzo anche dopo epici errori.
Simulativamente parlando, eliminando qualsiasi aiuto, settando il livello della fisica su PRO e disattivando il sistema di Rewind invece, la situazione si complicherà e ottenere buone prestazione sarà davvero un'impresa. Diventerà necessario gestire in piena autonomia il peso del pilota, la sua postura, bisognerà capire quando usare il freno anteriore rispetto a quello posteriore, prendere dimestichezza con lo scrub, cercare di accelerare e decelerare nel momento più giusto: anche il più piccolo errore potrà compromettere l'intera gara.
Rispetto al terzo episodio di MXGP, la fisica ha subito un notevole passo in avanti con una gestione dei pesi molto più realistica che influenzerà il veicolo sia in curva che in fase di atterraggio dai salti. Memorizzare i vari tracciati sarà inoltre un requisito fondamentale per evitare di sbagliare direzione quando si spicca il volo e padroneggiare al meglio l'intero sistema che governa gli scrub - acrobazie tipiche del motocross che si eseguono durante i salti a mezz'aria e permettono di compiere atterraggi perfetti guadagnando secondi preziosi - sarà basilare.
Miglioramenti anche sul sistema legato all'usura e alla tipologia del tracciato che influenzeranno notevolmente lo stile di guida: i terreni si modificheranno in modo molto più credibile con solchi che, se sfruttati a dovere permetteranno di accumulare vantaggi preziosi, ma potrebbero giocare anche brutti scherzi. Bisognerà inoltre imparare a dosare l'acceleratore in base al tipo di tracciato (asciutto, umido, bagnato) per velocizzare l'uscita dalle curve valutando le differenze di trazione.
Il nuovo sistema di guida messo in piedi da Milestone, a livello PRO, è ricco di chicche che faranno la gioia di tutti i puristi del genere a patto di accettare qualche difetto su altri fronti. Il sistema di IA non riesce ancora a raggiungere un livello di eccellenza con avversari molto standardizzati che tendono ad utilizzare traiettorie troppo prevedibili e spesso ignorano la nostra presenza in pista, venendoci addosso senza un reale motivo.
Pochi i miglioramenti effettuati sul sistema delle collisioni, praticamente identico a quanto visto in MXGP 3 con un'entità del danno poco realistica, animazioni innaturali e un sistema che sembra gestito dalla casualità.
Da rivedere anche il meccanismo di reinserimento in pista che punisce in modo troppo eccessivo - anche ai livelli di difficoltà più bassi - rendendo di fatto alcune gare davvero frustranti: sarà infatti sufficiente uscire un minimo dai confini del tracciato per fare in modo che tutta la fatica fatta sino a quel momento sia stata vana.
TECNICA
MXGP Pro riesce a garantire nel complesso un comparto tecnico buono che in alcuni momenti rasenta anche livelli ottimali ma non è paragonabile a quanto offerto da MotoGP 18.
Giochi di luce, resa del terreno, tracciati, alcune animazioni, modelli di moto e piloti sono elementi curati capaci di regalare un ottimo aspetto visivo e di trasmettere la sensazione di velocità. La tuta, ad esempio, si deforma con il vento e le nubi di polvere si generano a fronte di derapate. Sarà però necessario accettare alcuni fenomeni di pop-in delle texture (sopratutto nel Compound), caricamenti spesso estenuanti, animazioni sul fronte collisione che lasciano ampio spazio alle critiche con notevoli compenetrazioni poligonali.
Le varie condizioni atmosferiche (selezionabili all'inizio di ogni gara) sono state migliorate ma non raggiungono ancora la perfezione mentre rimane eccellente l'impatto che hanno sul gameplay. Nessuna critica invece sul comparto sonoro con una riproduzione dei rumori assolutamente realistica e dettagliata, una soundtrack piacevole, mentre in ambito frate rate si rimane ancorati ai 30fps e sul modello base di Playstation 4 si registra qualche sporadico calo.
CONCLUSIONI
MXGP PRO ha indubbiamente puntato tutto sul gameplay cercando di migliorare ulteriormente quanto visto in MXGP 3: il risultato è sicuramente encomiabile con un sistema di guida e una gestione della fisica che strizzano l'occhio ai puristi del motocross a patto di giocare al livello di difficoltà più alto. Milestone però non si è dimenticata neppure dei neofiti offrendo un vasta area free roaming dove allenarsi e una scalabilità che difficilmente renderà le gare frustranti.
Purtroppo parlando di modalità di gioco i passi avanti sono invece davvero pochi: Milestone non ha voluto osare. La Carriera, nonostante il gradito arrivo della versione Extreme e l'implementazione di una nuova gestione degli sponsor, rimane ancora una volta troppo ancorata al passato. Il Compound è stato indubbiamente ampliato ma la sua utilità è ridotta al minimo: dopo aver familiarizzato con il sistema di guida non esisterà infatti nessun reale motivo per tornarci.
MXGP PRO risulta quindi ottimo per sistema di guida e fisica dei veicoli ma manca ancora di qualcosa: l'IA non brilla ed obbiettivamente, speravamo in un comparto tecnico superiore e in modalità più evolute rispetto a quanto proposto lo scorso anno in MXGP 3.
- GAMEPLAY 8
- TECNICA 7
- LONGEVITA' 7,5
- MULTIPLAYER 7,5
- GLOBALE 7,5
[ad_2]
Sorgente articolo: HDblog.it https://goo.gl/hZKPYj
0 commenti:
Posta un commento