Negli scorsi anni ho seguito molto OPPO, uno dei principali produttori di smartphone "famoso" in modo particolare nel suo paese d'origine, la Cina. OPPO si è sempre distinta per l'adozione di soluzioni innovative e per l'alta qualità dei materiali utilizzati per i suoi prodotti. Basta ricordare, ad esempio, OPPO N1 ed OPPO N3, entrambi caratterizzati da una fotocamere "rotante" con ottica Schneider Kreuznach. Particolarmente interessante è stata anche la gamma Find recentemente "rispolverata" con il nuovo Find X, che arriverà verso la fine di agosto anche in Italia.
Negli scorsi anni, OPPO ha "timidamente", ma non troppo, cercato di farsi conoscere anche in occidente sponsorizzando addirittura il Barcellona ma a questa iniziativa non c'è stato molto seguito. OPPO ha ora deciso di fare sul serio e dopo il Find X è pronta a portare sul mercato europeo anche tutta la sua intera gamma di smartphone. Tra questi c'è anche il nuovo OPPO R15 Pro, il "cugino povero", almeno sulla carta, di OnePlus 6. OnePlus, che ricordo, fa parte anch'essa della BBK Electronics.
OPPO R15 PRO è uno smartphone di fascia medio/alta dotato di un processore Snapdragon 660 e 6GB di memoria RAM. R15 Pro è anche resistente ad acqua e polvere con certificazione IP67 ed è disponibile in Italia in due varianti di colore, tra cui la Ruby Red che ho provato. Più povero, quindi, per quanto riguarda le specifiche ma in vendita ad un prezzo di listino più elevato di OnePlus 6, 649 euro.
DESIGN, MATERIALI ED ERGONIOMIA
OPPO R15 Pro ha una scocca in metallo, vetro Gorilla Glass 5 che protegge la parte anteriore e vetro anche sulla parte posteriore che curva leggermente sui bordi per offrire una presa più salda migliorando l'ergonomia. Volendo è anche possibile ridurre l'interfaccia tramite un toggle rapido nella tendina delle notifiche.
In confezione, oltre ad una cuffia dal design decisamente simile alle AirPods di Apple, c'è una cover protettiva in silicone trasparente che consente anche di avere una presa più salda. Il vetro posteriore, in questa versione Ruby Red, ha una particolare colorazione con delle sfumature scure che variano a seconda dell'inclinazione e della luce che ci riflette.
Sulla parte posteriore ci sono le due fotocamere, appena sporgenti, ed il sensore per il riconoscimento delle impronte, sempre molto rapido e facile da individuare. Volendo, per sbloccare il device, possiamo anche utilizzare il riconoscimento facciale bidimensionale in grado di individuare fino a 128 punti del volto. Anche questo sistema di sblocco è molto rapido ma ovviamente meno sicuro.
Sulla parte inferiore ci sono il jack audio da 3.5mm, l'unico speaker di sistema, il microfono principale e la porta USB 2.0 che, stranamente, è ancora di tipo micro. Non che sia un grande problema ma mi sarei aspettato una più attuale Type-C, magari anche con supporto alle specifiche 3.1.
Lateralmente, oltre al tasto di accensione ed a quelli per la regolazione del volume, c'è anche il cassettino estraibile che può ospitare due SIM in formato nano. Il secondo slot, in alternativa, può essere utilizzato per espandere ulteriormente i 128GB di memoria integrata. Sulla parte superiore, infine, c'è unicamente il secondo microfono utile sia per la registrazione audio stereo che per il sistema di soppressione dei rumori ambientali durante una chiamata vocale.
DISPLAY OLED CON IL NOTCH
Il display è un OLED da 6.28 pollici di diagonale in rapporto 19:9 con risoluzione di 2,280 x 1,080 pixel ed una matrice Diamond PenTile. Il rapporto tra display è schermo è di circa l'89% ed è presente anche l'immancabile notch, la tacca in cui ci sono la capsula auricolare, i sensori di luminosità, prossimità e la fotocamera.
Non è possibile decidere, come su alcuni device di altri produttori, se nasconderla o meno ma possiamo eventualmente scegliere le singole applicazioni da tenere o non tenere a schermo intero.
Il pannello utilizzato da OPPO per questo R15 Pro è di ottima qualità, si vede perfettamente alla luce diretta del sole ed anche gli angoli di visione sono molto ampi senza una marcata tendenza del bianco all'azzurro. Tramite le impostazioni possiamo solo regolare la temperatura del bianco ed attivare una modalità notturna con tre diversi "effetti": filtro luce blue, display in bianco e nero e luce notturna confortevole che inverte il contrasto.
OPPO ha preapplicato una pellicola protettiva sul display di R15 Pro. Il consiglio è ovviamente quello di tenerla per evitare che il vetro possa graffiarsi tuttavia, utilizzando occhiali da sole polarizzati, questa pellicola farà variare in modo un po' fastidioso i colori in vista verticale
L'analisi del display con Calman ha rilavato una copertura sRGB del 99.7% ed AdobeRGB del 92.7%. Leggermente elevati i valori del DeltaE relativo ai colori ed al grigio, rispettivamente 5.5% e 6.8%.
SNAPDRAGON 660 E 6GB DI RAM
Il processore utilizzato per questo R15 Pro è lo Snapdragon 660 di Qualcomm, un octa core da 2.2GHz con GPU Adreno 512 e 6GB di RAM di tipo LPDDR4. Questo processore riesce ad assicurare delle buone prestazioni nell'utilizzo di quotidiano con applicazioni che si avviano rapidamente e restano sempre abbastanza fluide. All'avvio risultano impegnati circa 2.5GB di RAM.
Qualche difficoltà si nota quando dobbiamo utilizzare applicazioni che richiedono maggiori risorse. In questo caso, ad esempio, non si riesce ad ottenere il massimo, dai giochi più impegnativi dal punto di vista grafico in termini di fluidità e framerate. Nessun problema per quanto riguarda la temperatura che non sale mai oltre i 40 gradi nel punto più caldo durante utilizzi più intensivi.
L'esperienza di gioco viene comunque migliorata da una modalità automatica che ottimizza le risorse e limita l'uso di dati da parte di altre applicazioni in background. Questa modalità può essere applicata solo ad alcuni giochi.
- Display 19:9 OLED da 6.28" con risoluzione FHD+ (2280x1080)
- SoC Octa-Core Qualcomm Snapdragon 660 @2,2 GHz 64bit
- GPU Adreno 512
- 6GB di memoria RAM
- 128GB di storage interno espandibile tramite micro SD fino a 256GB
- Doppia fotocamera posteriore da 16+20MP (f/1,7 + f/1,7)
- Fotocamera anteriore da 20MP (f/2,0)
- Batteria da 3430 mAh
- Connettività Bluetooth 5.0
- Sistema operativo Android Oreo 8.1 con personalizzazione software ColorOS 5.0
- Dimensioni: 155,3x75x8mm
- Peso 180g
A completare il comparto hardware abbiamo il Wi-Fi dual band ac, il Bluetooth 5.0 e l'NFC. Non manca un ricevitore GPS assistito con GLONASS e Beidou, non Galileo. Oltre ai sensori di luminosità e prossimità ci sono anche il giroscopio e la bussola. Manca sia la radio FM stereo che un LED di notifica che avrebbe sicuramente fatto comodo.
I benchmark confermano l'appartenenza di questo smartphone alla piene fascia media per quanto riguarda le prestazioni con GeekBench che raggiunge poco più di 1600 in single core e 5700 in multi core ed AnTuTu, invece, che supera di poco i 146.000 punti.
ANDROID 8.1 CON COLOR OS 5.1
Il sistema operativo è Android in versione 8.1 ampiamente (eccessivamente) personalizzata con la ColorOS 5.1, un interfaccia che trae molta ispirazione da iOS di Apple, in modo particolare per quanto riguarda la grafica e l'organizzazione dei menù, aggiungendo qualche interessante funzionalità.
Facendo scorrere il dito verso destra c'è una pagina che possiamo personalizzare con dei widget, non quelli classici delle applicazioni. Gli sfondi, a differenza della maggior parte dei launcher Android, non possono essere cambiati direttamente dalle homescreen ma è necessario farlo tramite le impostazioni.
Tante anche le gesture, oltre al doppio tap per attivare il display possiamo "disegnare" delle lettere per accedere rapidamente a diverse funzionalità.
La funzione Full Screen Multitasking consente di sovrapporre una seconda applicazione in finestra ad una messa a schermo intero. Per aprire la seconda applicazione, che possiamo liberamente muovere sul display, basta effettuare uno scorrimento del dito dai lati del notch.
Oltre alle app di messaggistica che usiamo più frequentemente, qui troviamo anche i tasti per effettuare screenshot o disattivare la ricezione di notifiche. Gli screenshot possono essere effettuati anche facendo scorrere tre dita verso il basso, verso l'alto, invece, attiviamo il multi windows.
Diverse anche le possibilità di personalizzazione e di gestione delle notifiche e delle autorizzazioni di accesso ai dati per ogni singola applicazione.
Molte anche le impostazioni relative alla sicurezza tra cui uno spazio protetto in cui gestire file ed una tastiera sicura che non registra le immissioni. E' possibile invertire i tasti o nascondere la barra di navigazione ma, a differenza della versione venduta in Cina, non è ci sono le gesture di navigazione in stile Oneplus o iPhone X.
Per quanto riguarda la riproduzione di contenuti in streaming è presente una certificazione Widevine solo di Livello 3 che con Netflix, ad esempio, non consente di raggiungere la risoluzione HD. Speriamo in un aggiornamento futuro.
AUDIO, RICEZIONE ED AUTONOMIA
Ho trovato particolarmente alto e pulito l'audio tramite l'unico speaker di sistema. Buona anche la qualità in capsula auricolare, corposa e priva di disturbi. Nessun problema anche per quanto riguarda la ricezione del segnale di rete cellulare, sempre molto stabile. Sono supportate le reti 4G+ su entrambe le SIM, alternativamente.
La batteria, integrata, è una 3430mAh ai polimeri di litio con ricarica rapida VOOC che tramite il caricabatteria in dotazione da 4A a 5V in uscita consente una ricarica completa in circa un'ora e mezzo.
Ho trovato fastidioso il fatto che di default la maggior parte delle applicazioni viene chiusa o sospesa quando messa in background per risparmiare energia per cui si deve andare a controllare ed eventualmente cambiare singolarmente il comportamento delle applicazioni che volgiamo mantenere sempre attive.
L'autonomia l'ho trovata comunque soddisfacente riuscendo mediamente a raggiungere circa 6 ore di display attivo su 14 ore di attività. In 20 minuti di gioco si consuma circa l'8%. Con Netflix, invece, in 20 minuti di streaming si perde poco più del 3%.
FOTO E VIDEO
Su retro ci sono due fotocamere, una con sensore Sony IMX519 da 16 megapixel con apertura f/1.7 a cui è affiancato un secondo secondo sensore da 20 megapixel, sempre con apertura f/1.7, che serve principalmente a catturare informazioni sulla profondità di campo. La fotocamera anteriore, invece, ha un sensore da 20 megapixel con apertura f/2.0.
L'interfaccia è molto semplice ma per accedere ad alcune funzioni, come su iPhone, è necessario arrivarci tramite le impostazioni di sistema. La fotocamera è in grado di riconoscere alcune scene, non molte, ottimizzando alcune regolazioni in modo automatico. Attualmente sono supportati 16 tag, tra cui le modalità relative a cibo, paesaggi ed animali domestici. Non è possibile scegliere la risoluzione delle foto ma solo il rapporto di forma.
In condizioni di buona illuminazione ambientale si riescono ad effettuare degli scatti che offrono un buon dettaglio, un eccellente contrasto ed un'ampia gamma cromatica ma non manca un po' rumore dovuto alla compressione delle immagini. Non c'è zoom ottico per cui si perde dettaglio quanto quando scattiamo a 2x.
La seconda fotocamera dovrebbe entrare in gioco quando le condizioni di illuminazioni sono più difficili. In questo caso riusciamo comunque ad ottenere degli scatti co un basso livello di rumorosità ed anche ben contrastati. In modalità PRO possiamo anche scattare foto "Ultra HD" con una risoluzione massima, per interpolazione, di 63 megapixel.
Di buona qualità anche le foto in modalità ritratto, ben delineate e con un piacevole effetto di sfocatura. La modalità ritratto è presente anche sulla fotocamera anteriore che riesce a catturare delle foto abbastanza dettagliate.
I video hanno possono essere a 30fps sia in 4K che in FHD. Assente la stabilizzazione ottica, quella digitale mostra qualche beneficio solo in FHD. In 4K i video sono abbastanza dettagliati e contrastati ma con dei colori un po' saturi. La qualità è decisamente inferiore in FHD. Presente anche la registrazione di video in slow-motion a 240 fps in risoluzione 720p oppure a 120 fps in risoluzione 1080p
CONCLUSIONI
Come detto anche nella recensione video, il prezzo di listino è sicuramente il principale nemico di questo OPPO R15 Pro. 649 euro, infatti, sono decisamente troppi se consideriamo il fatto che la maggior parte dei top di gamma, con specifiche e prestazioni superiori, si trovano anche a prezzi inferiori ai 600 euro. Tra questi, ad esempio, Galaxy S9 Plus, Huawei P20 Pro, LG G7 e lo stesso OnePlus 6.
Se considerassimo il puro "prezzo di listino", la differenza potrebbe essere anche accettabile me resta da capire se il mercato riuscirà, nelle prossime settimane, a livellare verso il basso questo prezzo per renderlo almeno un po' più competitivo. Da OPPO, onestamente, mi sarei aspettato comunque una maggiore aggressività dato che ha sicuramente bisogno di farsi ancora conoscere.
Detto ciò, questo OPPO R15 Pro è uno smartphone che a me è piaciuto sia dal punto di vista estetico che funzionale, un "top di gamma nella fascia media". In pratica, quasi un OnePlus 6, ma meno potente.
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