Partiamo da qui. Xiaomi Mi Band 3 è un nuovo braccialetto da 20 grammi e 12 millimetri di spessore, del tipo da collegare ad uno smartphone Android o iOS. Ha uno schermo touchscreen che si comanda con movimenti a croce, ed è progettato per mostrare le notifiche, segnalare le chiamate in arrivo, gli SMS, l’ora, il meteo, le statistiche sull’attività fisica, il cronometro, la sveglia. Nella sua dotazione hardware spicca il cardiofrequenzimetro attivo 24 ore su 24, così come la batteria da 110 mAh per 20 giorni di autonomia reale. Inoltre, a differenza della vecchia versione, è impermeabile fino a 5 ATM e quindi adatto ad immersioni di 50 metri.
Mi Band 3 costa solo 29 euro se importata direttamente dalla Cina, poco meno del doppio se comprata da negozi europei. Nel primo caso c’è il rischio del blocco in dogana e non c’è supporto e assistenza; nel secondo si ha almeno la copertura fornita dal venditore. Ad inizio luglio 2018, non ci sono informazioni certe sulla sua distruzione nei centri di Xiaomi Italia - ma dovrebbe essere solo questione di tempo.
Mi Band 3 è l’evoluzione della Mi Band 2 uscita due anni fa. Adesso ha un display Passive Matrix OLED (PMOLED) migliore per i consumi ma ancora inadatto all’esterno: sotto al sole non è visibile; all’ombra, si nota appena; con occhiali polarizzati, in verticale, diventa completamente scuro. Il tornaconto è una risoluzione di 128 x 80 pixel (era 72 x 40 px) con lo spazio sufficiente per 26 caratteri cinesi, una gran parte del testo delle notifiche, le informazioni contestuali richieste dalla funzione attiva. Quest’anno lo schermo è meglio integrato nel bracciale; protetto da un vetro Gorilla Glass con angoli curvi 2.5D, permette un design più lineare e una struttura più solida. L’unico pulsante di gestione è adesso installato sotto al vetro, leggermente scavato proprio sopra di lui
.Xiaomi ha modificato il sistema di chiusura del cinturino con un perno dalla testa più grande, ed il risultato è una braccialetto che non scappa più dal polso. La misura è unica, ma si può regolare dai 155 ai 216 mm.
La differenza di prezzo rispetto alla Mi Band 2 è di pochi dollari, ma gli aggiornamenti non finiscono qua: il modulo Bluetooth diventa 4.2, la batteria passa da 70 mAh a 110 mAh (per bilanciare lo schermo più grande), c’è la resistenza ai liquidi e un’app Mi Fit localizzata in italiano che fa regolare molte più cose. Tra le più utili e importanti segnalo il “Trova telefono”, le previsioni meteo a tre giorni con possibilità di selezionare il luogo d’interesse, il controllo continuo del battito cardiaco con regolazione del tempo tra una lettura e l’altra, la funzione “ruota il polso per accendere”, le watchfaces, la selezione delle app che possono inviare notifiche, certe regolazioni sulla segnalazione delle chiamate in arrivo e altro relativo a sveglie, allarmi vari, promemoria di inattività.
La maggior parte di queste funzioni sono sull’app Mi Fit. La band si sincronizza velocemente dopo ogni modifica alle impostazioni quindi sono veloci da provare. Le attività sportive devono essere avviate dall'app, poi si possono controllare dalla Mi Band; lo smartphone può restare a casa, non deve essere in prossimità. Questo fa perdere la traccia GPS ma non è un vero problema: i ricevitori degli smartphone sono molto meno precisi dei vari sportwatch GPS, quindi tanto vale godersi l’attività fisica e allontanarsi dal telefono per un po'.
Mi Band 3 userà l’accelerometro interno e il sensore cardio PPG per fornire dati come la distanza percorsa e le calorie bruciate ma, anche in questo caso, non si potrà fare molto affidamento sulle sue stime. Inoltre il monitoraggio cardiaco verrà salvato e associato all'allenamento solo quando l'attività sportiva viene attivata dall'app. Ad ogni modo, senza la regolazione della falcata, e con un sensore cardio installato su un corpo troppo piccolo sia per restare saldo al polso sia per escludere le interferenze esterne (peluria, sole, sudore), la maggior parte dei valori diventano solo indicativi.
Ho corso per quattro volte con la Mi Band 3 al polso sinistro e un Garmin Forerunner 935 sul destro. Mi Band 3 ha sempre riconosciuto l’attività sportiva: io non ho mai attivato il profilo dall’app ma sono semplicemente uscito a correre. Una corsa lenta, costante e con variazioni minime, porta a differenze tollerabili nei km totali (di solito, in eccesso) mentre un allenamento più modulato sballa parecchio le statistiche finali. Per dire: 13.8 km con ripetute da 400 metri in mezzo viene visto con un allenamento di 11.6 km. Di conseguenza, anche gli alert sul passo o sul superamento di una soglia cardiaca attivati dall'app Mi Fit, diventano dati da prendere alla leggera. Consiglio di ignorarli completamente ed usare la Mi Band 3 solo per una stima indicativa sul movimento effettuato durante la giornata.
Se tenuta al polso durante la notte, Mi Band 3 capisce quando ci addormentiamo e dà una analisi sulla profondità del sonno e le eventuali interruzioni. Anche qui, i risultati del monitoraggio non sono affidabili quanto quelli di un tappetino dedicato (vedi recensione a Nokia Sleep) ma può essere utile per tenere traccia della regolarità. È possibile disattivare il display durante le ore notturne, fare in modo che non vibri alle notifiche e gestire altre cose simili; bisogna riconoscere una certa cura.
Tutta l'app Mi Fit si dimostra adeguata, soprattutto se rapportiamo le funzionalità presenti e tutte le personalizzazioni possibili, al prezzo di vendita dalla smart band. Dalla selezione alle app che possono inviare notifiche, al modo in cui ci avvisa una chiamata in arrivo, agli alert, gli obiettivi e lo sblocco dello schermo in prossimità dello smartphone, fino alle impostazioni display del bracciale. Tutto in italiano, e tutto aggiornato con frequenza.
Il vero punto di forza del prodotto Xiaomi resta l'autonomia. Nonostante lo schermo più grande, nonostante certe funzioni che possono stare accese tutto il giorno, Mi Band 3 arriva a due settimane nel 90% dei contesti di utilizzo. Solo chi fa attività sportiva due volte al giorno, e chi ha attivato il controllo 24/7 del battito cardiaco con letture ogni 10 minuti, potrebbe doverla caricare ogni 10 giorni anziché ogni 20. Ma di solito utenti tanto attivi hanno già uno sportwatch più affidabile con il quale correre, nuotare, pedalare, fare sala pesi o che altro. Come suggerito nella video recensione, consiglio di acquistare un cavetto caricatore di riserva così da poterlo lasciare nello zaino o nel cassetto dell'ufficio: su Gearbest, per dire, è in offerta a 1 euro.
Considerazioni finali
Mi Band 3 è consigliata perché costa poco e non ha difetti progettuali. L’hardware funziona come previsto, ed ha quell’accortezza costruttiva per garantire la comodità necessaria a tenerlo tutto il giorno al polso. I limiti della sua sensoristica (niente GPS, contapassi impreciso, sensore cardio poco affidabile) sono gli stessi della concorrenza e, ad ogni modo, non rovinano l’esperienza utente. Casomai, al momento, ha dei compromessi nel firmware in lingua asiatica, nella mancanza dell’attività “Nuoto”, in certe voci mancanti nell’app Mi Fit (come la regolazione della falcata), ma sono aspetti che si possono perdonare a questo prezzo, comunque per gran parte aggirabili con il lavoro della comunità. I suoi utenti ideali sanno come installare un .apk modificato e sono consapevoli dei rischi dell’importazione.
Non la consiglio a chi deve misurare l’attività fisica, tanto meno per lo sport; i grafici che tira fuori sono solo divertenti, non utili. E poi in esterna si vede poco e nulla. Spendere di più per un vero sportwatch, o per una band con GPS, è un investimento che dura anni, che ci assiste col crescere della nostra forma fisica e delle nostre necessità, mentre una Mi Band 3 si svela pressappoco inutile sin dal primo allenamento.
Dà il meglio come assistente dello smartphone, per vibrare quando arriva una notifica, per sentire (e gestire) una chiamata quando il telefono è lontano o è silenzioso, per ricordarci un appuntamento, per svegliarci senza disturbare chi ci dorme accanto. È leggera e discreta al polso, facile da comandare con il suo piccolo touch, resistente alla doccia o ad un tuffo in mare. Se vi serve qualcosa di simile, prendetela: è uno sfizio e a questo prezzo non ha rivali. È un’ottima idea regalo per dei ragazzi mentre credo che un adulto possa aver vissuto abbastanza per permettersi di meglio.
Xiaomi Mi Band 3: pro e contro
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