Blue Origin, la startup spaziale fondata dal capo di Amazon Jeff Bezos, ha vinto un contratto di fornitura di propulsori per Vulcan Centaur, i razzi di prossima generazione costruiti dalla United Launch Alliance (joint venture costituita da Lockheed Martin e Boeing). I razzi, progettati con l'obiettivo di dare del filo da torcere a SpaceX di Elon Musk, dovrebbero fare i loro primi lanci nel 2020.
Tutti gli osservatori concordano nel dire che si tratti di un gran colpo per la società di Jeff Bezos: anche perché batte l'AR1 di Aerojet Rocketdyne, storica fornitrice di motori per la NASA e degli attuali razzi della ULA. Il propulsore di Blue Origin non è solo in una fase dello sviluppo più avanzata, ma dovrebbe essere anche meno costoso. Grazie a questa vittoria, Blue Origin potrà aprire un'enorme fabbrica in Alabama. Dovrebbe impiegare più o meno 400 persone.
Il dettaglio più interessante è che il motore di Blue Origin, che si chiama BE-4, sarà montato anche su razzi "heavy lift" direttamente concorrenti con gli ULA Vulcan Centaur, ovvero i New Glenn, prodotti proprio da Blue Origin. Entrambi i razzi, quando completati, avranno il difficile compito di portare a casa contratti di lancio per enti come la NASA e così via.
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