domenica 21 ottobre 2018

Jaguar I-PACE: Recensione e autonomia del SUV elettrico da 400 CV | Video - [ad_1]

Chi ha detto che le elettriche non possono essere sportive e lussuose? A cambiare il paradigma ci ha pensato per prima Jaguar con I-Pace che anticipa i tedeschi nello sfidare Tesla con la sua Model X.

Mancano le Falcon Wings ma arriva un design elegante e affascinante che, in questa colorazione blu, attira più sguardi di una modella. E con i cerchi da 22 pollici, poi, consumerà di più ma è quanto di più vicino alle affascinanti esagerazioni dei concept!

Lussuosa, elegante, sportiva e quasi in grado di nascondere le forme da SUV: questa è Jaguar I-Pace, un'elettrica controversa ma affascinante. Andiamo però con ordine...

I-PACE EV400: la tecnologia

Strumentazione digitale, display touch da 10 pollici e sotto, nella zona dei controlli del climatizzatore, un multifunzione touch da 5 pollici che gestisce i sedili ventilati, flussi d'aria ma anche lo smartphone, replicato in un'interfaccia comoda e semplice che mostra subito le ultime chiamate. Li chiamano display contestuali perché cambiano faccia a seconda della funzione, così come cambia faccia lo schermo integrato nelle ghiere del climatizzatore: di base gestisce la temperatura, spingendolo verso il basso passa a gestire temperatura e potenza del flusso d'aria dei sedili riscaldati o ventilati, ovviamente in pelle traforata.

Insomma, se con il Virtual Cockpit di Volkswagen e-Golf mi ero innamorato, con questa i-Pace la sfida si fa dura, anche se vanno citate alcune mancanze come Carplay e Android Auto. L'infotainment è completo, è vero, ma il navigatore è troppo invasivo nei suoi goffi tentativi di farmi arrivare a casa con più carica del necessario: arrivare a destinazione con il 6/8%, per lui, non è cosa e alla prima occasione aggiungerà automaticamente una tappa per farvi ricaricare. In questo è risultato più ansiogeno lui, costringendomi a riavviare l'itinerario o usare Google Maps sul cellulare, che l'ansia da autonomia stessa. Buono, ma non ottimo come Mercedes o Audi che oggi rappresentano il top per potenza dell'hardware e fluidità dell'interfaccia.

Lodevolissima la dotazione: le USB anteriori sono 4 e due sono addirittura USB 3.0, dietro ce ne sono altre due, la 12 V e i controlli del climatizzatore.

Connesso allo smartphone e alla rete

Perfetta invece la strumentazione digitale su display da 12.3 pollici: si può avere la mappa in 3D, i quadranti cambiano colore in base alla modalità di guida e avete sempre accesso ai dati elettrici con consumo istantaneo e rigenerazione istantanea, consumo medio, kwh rigenerati dall'ultimo reset e chilometri percorsi.

L'autonomia è sempre in grande e il computer di bordo fa un buon lavoro nel calcolare istantaneamente quanta energia resta a seconda di modalità, piede e utilizzo del clima. Per approfondire bisogna entrare in un menu apposito tramite schermo centrale, forse troppo ricco di opzioni, e scoprire quanta autonomia recuperiamo cambiando stile di guida e spegnendo gli utilizzatori.

L'auto è connessa tramite SIM 4G e WiFi, con lo smartphone pack permette di utilizzare applicazioni come Spotify o aggiornare il firmware tramite OTA.

Comoda l'app Remote per smartphone Android e iOS (inclusi smartwatch): gestisce la pre-climatizzazione, salva la posizione dell'auto e avvisa sullo stato di carica che avviene in AC a 7 kW e in DC fino a 150 kW. IGuide è invece un'app in realtà aumentata che include il manuale digitale e permette di inquadrare un elemento dell'auto e ottenere informazioni sullo schermo.

Infine lo smartphone è utilizzato anche per smart settings, la funzione che associa al dispositivio una serie di preferenze così da impostarle automaticamente non appena il cellulare si collaga in Bluetooth.

Jaguar I-Pace: come va?

La dinamica di guida è la solita, ottima, di Jaguar, simile ai fratelli della gamma SUV ma con i vantaggi della coppia istantanea (quasi 700 Nm) che compensa il peso aggiuntivo della batteria e permette ad I-Pace di scattare da 0 a 100 in 4.8 secondi e raggiungere i 200 chilometri orari.

Grazie ai due motori si può accedere alla trazione integrale elettrica intelligente, in grado di gestire automaticamente la coppia fra anteriore e posteriore (in codizioni normali il rapporto è 20:80) sia su asciutto che su fondi a scarsa aderenza. Il sistema include una modalità che ottimizza automaticamente la partenza in condizioni di scarsissima aderenza. Il sistema lavora insiele al Torque Vectoring by Braking che frena le ruote interne in curva: inserimento più immediato, percorrenza più veloce e uscita istantanea sfruttando la coppia dei motori e la gestione automatica che lavora con centinaia di sensori a disposizione.

A condire il tutto arriva uno sterzo reattivo e le sospensioni adattive che permettono di alzare l'auto in modalità offroad e assecondano bene il pilota in modalità Dynamic in un tratto guidato tutte curve. I limiti emergono solo all'estremo, segno che la pista non è il mondo di questo Jaguaro elettrico e silenzioso. D'altronde la sportività degli inglesi è sempre stata particolare, un connubio tra prestazioni, sì, ma anche comfort e turismo.

Eh si, turismo e viaggi, e l'ho fatto davvero. Se siete curiosi andate a recuperarvi le mie avventure nel Live Blog con 1.000 chilometri da Milano-Bolzano-Rimini e ritorno a Milano. Qui ho apprezzato le ottime doti di viaggiatrice che non fa sentire i giunti autostradali grazie alle pneumatiche e che permette di viaggiare con un silenzio tale che anche a livelli bassissimi la musica è godibile (l'impianto di bordo è un Meridian).

Bellissimi perché corsaioli, i sedili sportivi integrali sono pieni di regolazioni (lombare inclusa) elettriche e con memoria ma viaggiare preferisco un sedile meno estremo e più tradizionale rispetto ai monoscocca.

Jaguar I-Pace: autonomia e consumi

Insomma: lusso, qualità, assemblaggi impeccabili, qualche risparmio nelle plastiche per tagliare il peso in basso ma nulla che faccia gridare allo scandalo. Qual è dunque il problema di Jaguar I-Pace?

L'autonomia. Forme e peso da SUV non rendono assolutamente I-Pace in grado di tenere fede al dichiarato di 470 chilometri: qui si fanno i 350 km in autostrada a 120 all'ora con il climatizzatore e anche i più virtuosi non riusciranno a scendere sotto i 23/21 kWh/100 km. Perdonabile? Forse: d'altronde il discorso è lo stesso delle termiche, e non è che F-Pace o E-Pace consumino come un'utilitaria.

Quanto costa la ricarica di Jaguar I-PACE? Da casa si spendono circa 22€, con le colonnine rapide di Enel X (0,5€/kWh) la cifra sale a 44€

Fortunatamente, però, Jaguar I-Pace è ricaricabile in DC e arriva fino a 100 kW. Purtroppo la 100 kW non l'ho incontrata nei miei viaggi e non posso confermarvi se i 45 minuti richiesti sono realistici ma, sulla carta, iPace dovrebbe avvicinarsi molto: primo perché viaggia tra i 400 e i 450V. Secondo perché Jaguar aveva dichiarato di potersi spingere oltre questa soglia con futuri update puntando a 150 kW. E ricordate che alta tensione significa minori perdite in calore e quindi maggior efficienza in carica.

Jaguar I-PACE: guida ricarica, batteria, connettori e consumi reali

Jaguar 19 Ott

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Jaguar 17 Set

Per intenderci, la totalità delle elettriche sul mercato oggi viaggiano su valori molti più bassi (350V circa per la fast charge, generalizzando hanno un range dai 300 ai 400V).

Posso però assicurarvi ottime prestazioni con i 50 kW, stabili grazie al sistema di gestione termica che regge benissimo lo stress, persino quello di un viaggio autostradale senza rischiare di surriscaldare tutto il sistema. Rapidgate? Qui non esiste ma dimenticatevi la carica lenta: con il caricatore casalingo e senza wallbox ci vogliono 36/40 ore.

La batteria LG da 90 kWh è posizionata nel pianale per un bilanciamento dei pesi 50:50 e una dinamica di razza. Tesla sarà anche un'innovatrice ma l'esperienza Jaguar nella dinamica di guida è frutto di una storia decennale. Due i motori, uno per asse per un totale di 400 cavalli elettrici e la trazione integrale intelligente. Quasi 4.7 metri di lunghezza ben nascosta dalle linee e un abitacolo che unisce sapientemente lusso ed innovazione ottimizzando anche spazi e abitabilità.


La pompa di calore è di serie e il climatizzatore è intelligente, utilizza i sensori dei sedili e regola di conseguenza la portata dell'aria concentrandola solo dove serve. Tutto questo in un sistema ottimizzato all'estremo: se il motore riscalda, quel calore viene veicolato alla bisogna a batteria o nell'abitacolo. E la rigenerazione? Arriva fino a 100 kW in frenata e dopo qualche centinaio di chilometri vi accorgerete di quanto sia efficiente e di quanti kWh rigenererete nel misto e in città.

In più, in Dynamic avrete un suono artificiale per cercare di restituire sensazioni sportive, in Comfort si attiva la cancellazione del rumore ed è disponibile un sound esterno per avvisare i pedoni.


Se di fronte a tanta tecnologia mi tolgo il proverbiale cappello, non posso fare lo stesso per gli ADAS. Ottimo il cruise adattivo che ha dimostrato grande reattività, sia quando mi si paravano davanti auto all'interno della distanza di sicurezza, sia nelle frenate d'emergenza dove da 100 a 0 l'auto ha gestito autonomamente l'arresto. BLIS, monitoraggio traffico in retromarcia: ottimi, peccato per alcuni difetti.

La videocamera a 360° non sfrutta affatto lo schermo e costringe ad utilzzare lo zoom. Vero, avete una fantastica schermata dove selezionare singolarmente le videocamere (che comunque si attivano in maniera automatica in base ai sensori) ma in alcune situazioni la retrocamera lagga facendoci rischiare e costringendoci ad affidarci ai sensori con relativo avviso sonoro.

Il sistema di mantenimento della corsia non ha il centramento automatico: vedere una Jaguar che rimbalza a destra e manca mentre auto meno costose hanno il centramento non è il massimo ma speriamo in futuri update per migliorare questa caratteristica.

Un buon inizio...

I-Pace è un'auto fantastica, un sogno su ruote che già a vederlo fermo appaga i sensi. Però agli inglesi è mancato il coraggio di una piattaforma dedicata, e realizzare un SUV elettrico su un telaio "nato termico" porta inevitabili problemi di peso e ottimizzazione.

I-PACE S parte da 79.790€ ed è disponibile anche in allestimento SE (87.900€) e HSE (94.020). L'allestimento della prova supera i 105.000€

Jaguar ha adattato bene l'architettura, ma si poteva fare di meglio ed è questo il rimpianto principale perché per tutto il resto I-Pace dimostra di essere un gioiello di tecnica e tecnologia. Sono tutte quelle sfumature di cui vi ho parlato a farmi ben sperare per il futuro elettrico degli inglesi ed è per questo che i 24 kWh /100 km di media possono passare in secondo piano se guardiamo al pacchetto completo e i futuri upgrade.

Infine una considerazione da puristi: sarà anche un'auto con il baricentro basso e con la distribuzione dei pesi 50:50...però il peso c'è, si sente nella guida al limite e non la rende ancora in grado di rivaleggiare con le berline.



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Sorgente articolo: HDblog.it https://goo.gl/2XYuZc

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