martedì 2 ottobre 2018

Ecco BrainNet, la rete di interconnessione cerebrale che collega tre cervelli umani - [ad_1]

Alcuni ricercatori hanno sviluppato una rete di interconnessione cerebrale che ha permesso a tre persone di inviare e ricevere informazioni direttamente tramite i propri cervelli per attività di problem solving. Telepatia? No, solo il frutto di una tecnologia modulare basata su elettroencefalogrammi (EEG) e stimolazione magnetica transcranica (TMS).

Come spiega MIT Technology Review, questi strumenti sono divenuti, negli ultimi anni, la chiave per le reti di interconnessione cerebrale, poiché possono recepire certi tipi di pensiero e trasmetterli ad altri cervelli. Nel 2015, un team dell'Università di Washington guidato da Andrea Stocco ha utilizzato questi strumenti per connettere i cervelli di due persone.

Il passo successivo è stato quello di "allargare la cerchia" di questa rete intercerebrale, permettendo a una terza persona - e potenzialmente a molte altre, purché ci siano abbastanza EEG e TMS - di unirsi al sistema. Il network, che è stato battezzato BrainNet, permette a un gruppo di persone di collaborare per misurarsi con una specie di partita a Tetris.

Come funziona? L'elettroencefalogramma, grazie a una serie di elettrodi posizionati sul cranio, misura l'attività elettrica del cervello. La chiave sta nel fatto che le persone possono influenzare i segnali prodotti dal proprio cervello in maniera relativamente semplice, sfruttando stimoli esterni: per esempio, guardare una luce con frequenza di 15 hertz fa sì che il cervello emetta un forte segnale elettrico alla stessa frequenza; lo stesso accade con una luce a 17 hertz, e così via; questi cambiamenti vengono intercettati dall'EEG.

La stimolazione magnetica intracranica invece manipola l'attività del cervello inducendo attività elettrica in certe aree specifiche: per esempio, indurre un impulso magnetico sulla corteccia occipitale provoca il fenomeno visivo detto fosfene, ovvero la sensazione di aver visto puntini luminosi anche se ci si trova in assenza di luce.

Combinando i due strumenti, ecco BrainNet: la rete è composta da tre persone, di cui due sono in grado di inviare impulsi con l'EEG e una li riceve e li trasmette grazie a TMS ed EEG. I tre soggetti si trovano in stanze separate e non hanno alcun modo di comunicare in maniera convenzionale. Insieme, devono giocare una partita a Tetris in cui, per vincere, devono scegliere se ruotare o no di 180° i blocchi che scendono.

Le due persone che inviano i segnali possono vedere lo schermo di gioco, mentre la terza - che riceve i loro segnali e deve decidere se ruotare il blocco o meno - vede solo la metà superiore della schermata di gioco, da cui scendono i blocchi. I due "mittenti" devono quindi inviare l'impulso corretto per vincere la partita: possono farlo fissando alternativamente i due LED posizionati ai lati del loro schermo, uno a frequenza 15 Hz (che indica di ruotare il blocco) e uno a 17 Hz (che indica di non ruotarlo).

Il sistema trasforma gli impulsi e li trasmette al destinatario: se il blocco va girato, il ricevente percepirà un fosfene, altrimenti no. La frequenza dei dati quindi è bassa: un bit per ogni interazione. In esperimenti successivi, i ricercatori si sono divertiti anche a modificare i segnali di uno dei mittenti per vedere se il destinatario comprendesse di dover iniziare a ignorarli: un elemento di errore spesso presente nelle situazioni sociali reali che, a quanto pare, gli esseri umani sono in grado di distinguere nonostante il basso afflusso di dati.

Anche se non si tratta di telepatia, le potenzialità del progetto sono parecchie, e grazie a internet possono estendersi a una collaborazione globale: come ha spiegato Stocco, "c'è il potenziale per aprire non solo nuove frontiere nelle reti di interconnessione cerebrale ma anche per comprendere più a fondo il cervello umano".



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Sorgente articolo: HDblog.it https://goo.gl/eHdHr2

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