iPhone XS e XS Max applicano automaticamente un effetto bellezza troppo accentuato e non richiesto, secondo quanto emerso in seguito al cosiddetto beautygate. La maggior parte delle segnalazioni sembra riguardare gli scatti prodotti dalla fotocamera frontale, la quale sembrerebbe generare immagini con dettagli molto meno nitidi e più soft rispetto a quelle realizzate da iPhone X.
Il paragone tra le due generazioni di iPhone non è casuale, dal momento che il comparto fotografico anteriore è rimasto praticamente immutato e le uniche differenze risiedono negli algoritmi applicati dal software grazie alle nuove opportunità offerte dal Neural Engine di seconda generazione presente su Apple A12 Bionic.
Quando quindi sembrava ormai chiaro che Apple avesse esagerato nell'applicare qualche filtro effetto bellezza, nella speranza di aggiudicarsi il favore degli utenti asiatici, ecco che il fotografo professionista Sebastiaan de With - creatore della famosa app fotografica Halide - smonta la tesi tramite un dettagliatissimo post pubblicato sul suo blog (in Fonte), nel quale prova a dimostrare che il famoso beautygate non ha nulla a che vedere con l'applicazione di un semplice filtro, bensì è un effetto collaterale degli algoritmi di compensazione del rumore.
Riassumendo la vicenda nei suoi aspetti fondamentali, de With spiega che l'applicazione fotocamera presente su iPhone XS e XS Max ha un funzionamento radicalmente diverso rispetto a quanto accadeva nelle generazioni precedenti. Questo a causa dell'introduzione della modalità Smart HDR, la quale permette di combinare più scatti con diverse esposizioni in un'unica foto, al fine di ottenere un risultato finale altrimenti impossibile con le tecniche tradizionali (lo stesso adottato dal HDR+ di Google).
Per poter fare ciò, la fotocamera necessità di ottenere dati e informazioni in maniera molto rapida, quindi effettua automaticamente una serie di scatti sin dalla sua apertura e questo porta alla realizzazione di tante immagini con valori ISO molto elevati, quindi cariche di rumore. In seguito, durante la fase di composizione della foto, l'applicazione esegue degli algoritmi di riduzione del rumore che causano l'ammorbidimento dell'immagine e una certa perdita di nitidezza, a fronte della capacità di acquisire una gamma cromatica molto più ampia che in passato.
L'effetto è reso meno evidente nell'utilizzo della fotocamera posteriore per via del diverso sensore utilizzato rispetto agli iPhone 2017, mentre risulta più marcato se il confronto viene fatto tra i moduli anteriori, visto che si tratta delle stesse fotocamere.
De With sottolinea che questo nuovo algoritmo è sempre attivo e che non è influenzato dalla presenza di umani tra i soggetti fotografati, escludendo quindi l'applicazione di un effetto bellezza selettivo. Il fotografo fa inoltre notare come, nel complesso, la fotocamera di iPhone XS e XS Max sia in grado di realizzare scatti semplicemente impossibili per il loro predecessore, anche al netto della perdita di nitidezza.
Insomma, tutta la vicenda potrebbe non essere altro che una semplice errata interpretazione dei fatti inizialmente rilevati, come fatto notare da de With. In questo caso si tratta sicuramente di un parere molto più autorevole di quello fornito da molti youtuber, tuttavia attendiamo ulteriori conferme di ciò e magari una presa di posizione ufficiale da parte di Apple. Se volete approfondire la questione, vi invitiamo a consultare il link riportato in Fonte.
(aggiornamento del 02 ottobre 2018, ore 17:01)
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