A quei pochi che hanno deciso di leggere il testo dopo aver guardato il video; a chi è in attesa di guardarlo dopo, da casa; a chi ha dimenticato gli auricolari e senza audio non s'avventura - oppure a chi dà ancora più importanza alla forma scritta, alla pittura del pensiero, alla solitudine del leggere e all'imbarazzo di scoprirla familiare, io, a loro, dedico queste quattro righe. Tanto gli altri, a questo punto della recensione, avranno già scrollato verso le conclusioni.
Kobo forma è un ebook reader più grande della media ed è uno dei modelli più evoluti della categoria. Usa uno schermo da 8 pollici di tipo E-Ink Carta HD abbinato ad E-Ink Mobius per una migliore resistenza a cadute e colpi accidentali. Questo metodo di assemblaggio (Mobius, appunto) viene chiamato anche E-Ink Flex, perché, di fatto, è questo che permette di fare: sostituisce la comune lastra di vetro degli altri pannelli con una di plastica, più leggera (-15%, a parità di fattori) e flessibile quanto basta ad assorbire un urto. È una conquista per gli eReader perché i danni al display sono il motivo principale per cui si cambia dispositivo.
Inoltre Kobo forma (la f è volutamente minuscola perché è così che si chiama il lettore; Kobo fa un po' di confusione nel manuale tecnico e nei comunicati stampa, ma il suffisso corretto è forma, non Forma) usa uno scheletro in lega metallica con struttura a nido d'ape (ve lo faccio sentire al minuto 3:30 della videorecensione) così da assecondare questa flessibilità. E aggiunge della plastica per tutto il resto. Questo approccio ha un altro vantaggio: riduce il peso. Con 197 grammi, questo è l'ebook reader di grande formato più leggero della categoria. Ed è un carico distribuito così bene sui 17 x 16 cm del telaio da renderlo bilanciato e comodo da tenere in ogni posizione. Un Kindle Oasis 2017 pesa 4 grammi in meno, eppure il suo corpo in alluminio e vetro, una volta preso in mano, dà una sensazione molto diversa.
Pollici | Risoluzione | Dimensioni | Peso | |
Kobo forma | 8 | 1920 x 1440 | 160 x 178 x 8.5 | 197 |
Kindle Oasis 2017 | 7 | 1680 x 1264 | 159 x 141 x 8.3 | 194 |
Kobo Aura One | 7.8 | 1872 x 1404 | 195 x 138.5 x 6.9 | 230 |
Tolino Epos | 7.8 | 1872 x 1404 | 209 x 140 x 8.2 | 260 |
Kobo Aura H2O Edition 2 | 6.8 | 1430 x 1080 | 172 x 129 x 8.8 | 207 |
Tolino Vision 4 HD | 6 | 1448 x 1072 | 163 x 114 x 8.1 | 175 |
Kindle Oasis* | 6 | 1448 x 1072 | 143 x 122 x 8.5 | 131 |
Kindle Voyage | 6 | 1448 x 1072 | 162 x 115 x 7.6 | 180 |
Kindle Paperwhite 3 | 6 | 1448 x 1072 | 169 x 117 x 9.1 | 205 |
*: peso senza custodia. Con custodia si arriva a 282 grammi.
Anche questo aspetto è studiato - ed è un bene che sia così perché gli ebook reader si tengono in mano per ore in mobilità, in posti sempre diversi, una volta con una mano, una volta con due mani, una volta appoggiati sul piano, sdraiati, o di traverso su qualcosa. Il rivestimento posteriore è morbido e antiscivolo con trama a pallini, quello frontale accanto ai tasti di cambio pagina è liscio effetto seta. Inoltre i due pulsanti usano switch dedicati, non ricavati da un unico bilanciere. Richiedono un po' di forza ma rispondono con un click preciso. Rispetto ai piccoli pulsanti smussati di Kindle Oasis, si trovano meglio.
I click accidentali al tasto di accensione installato sul lato lungo del telaio (un po' spostato verso la scritta Kobo) potevano essere un problema. In effetti c'è il rischio, ma l'azienda ha trovato una buona soluzione di design per aggirare l'imprevisto. Il bordo del lettore non è piatto ma irregolare. Il profilo ha una forma a cuneo per proteggere il pulsante da una pressione involontaria. Kobo forma si può appoggiare sul lato lungo senza rischiare di metterlo in standby. Magari il problema diventa un altro: scivola, quando messo in questo modo, perché ha una plastica liscia. Dove si sarebbe potuto mettere? Sul retro, come su Aura H2O, oppure sullo stesso lembo dei cambia pagina, sempre a filo col telaio. Ma non va dimenticata la disposizione dei componenti interni, il buon bilanciamento del peso dovuto proprio al modo in cui viene installata la scheda madre e la batteria. Spostare i moduli di espansioni non è mai una cosa banale.
Ad ogni modo, questo non è un problema. Kobo forma è progettato e realizzato bene. Un altro esempio è il lembo "in su". A differenza di quello "in giù" di Oasis (il continuo confronto con il modello Amazon è obbligatorio perché è stato il suo successo ad ispirare Kobo - per quanto non sia stato il primo in assoluto ad usare una forma così; vedi Pocketbook InkPad del 2014), non balla quando è appoggiato su un piano e si prende meglio dal tavolo. Guardate la foto a seguire per capire cosa intendo.
La modalità orizzontale, diciamo quella inusuale per gli ebook reader, è facilitata un sistema automatico di rotazione dell'interfaccia di lettura. Si può disattivare dal suo menù. Questo è un punto a favore di forma nel confronto con Oasis. Attenzione: la schermata HOME e tutte quelle di gestione (le impostazioni, la libreria, il Kobo Store) restano sempre in verticale. Solo l'ebook, il PDF o, insomma, il documento in lettura si può adattare in orizzontale. La velocità di rotazione non è fulminea quanto quella dell'ultimo Amazon Dual Core (come, del resto, tutto l'ebook reader) ma resta adeguata. L'orizzontale fa leggere meglio PDF e certi fumetti perché lo spazio in più allarga la pagina e richiede meno ingrandimenti. Unito alla diagonale grossa, è un altro stratagemma di Kobo a favore della lettura extra-ebook.
Il resto dell'hardware è identico agli ultimi lettori Kobo. L'illuminazione ComfortLight Pro con 17 LED (8 RGB e 9 bianchi) e sensore per la regolazione automatica dell'intensità è, ancora un volta, la migliore della categoria. No userete mai la "modalità arancione" dell'ultima foto qua sotto, ma troverete di sicuro la taratura più adatta alla vostra camera da letto o al vostro salotto. Continua ad essere molto comoda la possibilità di decidere l'ora in cui attivare la transizione verso la luce calda. Ma, ripeto, non vedo grosse differenze rispetto ad Aura H2O Edition 2 (e, forse, solo un po' più di omogeneità dal vecchio Aura One - dopo tutto sono passati due anni e quella fu la prima implementazione).
La cattiva notizia è che non cambiano nemmeno il processore, la memoria RAM e la memoria di archiviazione. Kobo avrebbe potuto inserire il SoC Dual Core di Oasis 2017 (NXP i.MX7D a 1 GHz), o qualcosa di più recente vista l'uscita del 2015. La differenza si sarebbe vista in ogni operazione fatta sul dispositivo, dalle cose che vanno comunque bene (cambio pagina, note, sottolineatura, spostamenti tra menù) a quello che sono lente e impacciate. Diciamo che Kobo forma non migliora le prestazioni della categoria, ed è un peccato per un top di gamma gagliardo così.
Scheda tecnica Kobo forma
- Schermo: E-Ink Carta HD e E-Ink Mobius da 8" / 300 ppi 1440 x 1920 px / Touch IR
- CPU Freescale IMX6 Solo Lite 1 GHz / 512 MB RAM
- Memoria: 8 GB di spazio interno, 6.9 GB disponibili (fino a 6.000 ebook)
- Luce frontale: ComfortLight PRO / 9 LED bianchi + 8 LED RGB
- Connettività: Wi-Fi 802.11 b/g/n, Micro USB / Tasto On-Off / Tasti cambio pagina
- Funzionalità: impermeabile HZO IPX8 / Fino a 60 minuti in 2 metri d’acqua / Batteria 1500 mAh
- Formati supportati: EPUB, EPUB3, PDF, MOBI, JPEG, GIF, PNG, BMP, TIFF, TXT, HTML, RTF, CBZ, CBR
Tradotto, significa avere le pessime prestazioni in pinch-to-zoom e in apertura di documenti grandi (PDF, archivi CBZ e CBR) ma anche poca fluidità nelle interazioni a scorrimento, negli slider - ad esempio. Anche Oasis 2 non è un tablet, ma la differenza è molto evidente. Ripeto: peccato. In mezzo a tante cose buone e rischiose, Kobo non ha voluto svecchiare una piattaforma hardware inadeguata per l'utenza premium a cui si rivolte il lettore, modificando, di fatto, solo lo schermo. Spero in un firmware più maturo e meglio ottimizzato per le prestazioni (da quel che so potrebbe anche girare a basso regime per consumare meno) anche perché ci sono dei bug, degli impicci, delle cosette da migliorare. Spero, dicevo, in un firmware risolutivo; dopotutto, mentre scrivo, l'ebook reader non è ancora in vendita.
A proposito di ottimizzazione, c'è una citazione famosa di Donald Knuth, autore di Computer Programming as an Art, una delle cose da leggere prima di morire (dopo Moby Dick, in lingua originale).
Programmers waste enormous amounts of time thinking about, or worrying about, the speed of noncritical parts of their programs, and these attempts at efficiency actually have a strong negative impact when debugging and maintenance are considered. We should forget about small efficiencies, say about 97% of the time: premature optimization is the root of all evil.
Prima di andare avanti serve una precisazione. Kobo forma non è lento; nella gestione di libri, fumetti, articoli Pocket, e nello sfogliare il Kobo Store, ha un'esperienza adeguata e gradevole. Nel 98% dei casi non si fa altro con un ebook reader. La critica è all'occasione persa. Con questo schermo e questo formato, con la flessibilità software di cui sono capaci i Kobo (dai formati supportati alle personalizzazioni dell'interfaccia fino agli hacks, ai plugin, alle modifiche della comunità), e con il prezzo più alto della concorrenza, una piattaforma hardware più potente avrebbe contribuito a creare un ebook reader difficile da superare.
Così, resta da 8 in pagella per chi non è ancora passato al grande formato, ma esce dagli interessi di chi ha già un Aura One - e forse anche un Aura H2O Edition 2. Anche perché non migliora l'autonomia di questi modelli. I primi due giorni di utilizzo, stressanti e poco credibili perché la prima configurazione richiede il download di libri e articoli Pocket, e nei quali, per di più, si prova ogni impostazione, si usa la luce al massimo e, in breve, non si va mai a regime; in questi primi due giorni, dicevo, ho perso il 30% di carica. Significa chiudere la settimana ma non superarla. Credo che una stima più credibile sia di tre settimane per chi legge un'ora al giorno con luce quando serve ma Wi-Fi spento (per impostazione predefinita, i contenuti si sincronizzano la notte). E via via a scendere.
Siamo ancora nella fascia di settimane di autonomia ma non c'è più la sicurezza degli eReader di un tempo, dei modelli pre-illuminazione. Eppure Kindle Paperwhite ed Oasis 2017 riescono ad essere ancora vicini alle vecchie autonomie. Kobo dovrebbe usare batterie più grandi sui modelli sopra i 7 pollici e i 17 LED, perché tutti avremmo voluto un ebook reader da 220 grammi anziché 197, ma con 7 giorni in più. E su forma, credo, ci sono problemi nella gestione energetica del Wi-Fi. In tutto questo arriva una buona notizia: la ricarica è molto veloce; circa un'ora per superare il 90%. E si può fare con un battery bank qualsiasi.
Chiudiamo così, alla svelta: Kobo forma non vale l'upgrade da Aura One ma è migliore dei modelli più piccoli, ha un'ergonomia riuscita e una portabilità senza pari da quanto è leggero e pratico. Kindle Oasis 2017 resta un bel po' più veloce in tutto, ma chi vuole leggere fumetti dovrebbe preferire questo Kobo. Difetti? L'autonomia. Pregi? Lo schermo. Prezzo? 279 euro, dal 23 ottobre, online su kobo.com e nelle librerie Feltrinelli, Mondadori e MediaWorld, così potete vederlo dal vivo e farvi un'idea.
Kobo Forma: pregi e difetti
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