La versione iOS di Fortnite è stata senza ombra di dubbio un grande successo. Secondo l’analista di mercato Sensor Tower, dal momento del lancio su smartphone e tablet Apple il 15 marzo, il gioco mobile Battle Royale avrebbe guadagnato ben 300 milioni di dollari in soli 200 giorni.
Fortnite è attualmente disponibile anche sulle tre principali console da gioco domestiche (PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch) e su PC e la modalità Battle Royale free-to-play ha trasformato il gioco in un fenomeno di livello globale. Ha avuto così successo da influenzare addirittura la vita reale dei giocatori, come abbiamo raccontato in un precedente articolo. Il suo modello di abbonamento stagionale, che consente ai giocatori di spendere soldi veri per un sistema di progressione che sblocca più oggetti cosmetici più si gioca, ha aiutato Fortnite a diventare una macchina di guadagni.
La stagione 6 è stata lanciata il 27 settembre e la versione iOS ha incassato 20 milioni di dollari solo nella settimana successiva al suo lancio. La roadmap qui è chiara: crea un gioco che attiri i giocatori e rilascialo per tutti i dispositivi che possano eseguirlo. Ma mentre questo può sembrare semplice, il successo di Fortnite si distingue perché è davvero il primo videogioco ad aver realizzato qualcosa del genere.
A confronto
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