giovedì 8 novembre 2018

Fa' vedere come cammini e l'IA ti dir chi sei - [ad_1]

In Cina il riconoscimento biometrico delle persone utilizzando software con intelligenza artificiale è diventato un vero business, vuoi per il know-how acquisito nel tempo, vuoi anche per l’interesse “maniacale” mostrato dalla popolazione locale sul “controllo sociale”.

Il sistema più diffuso - non solo in Cina - è quello basato sull’identificazione tramite riconoscimento facciale, tecnologia che però richiede immagini chiare e ben definite e, ovviamente, pone come conditio sine qua non che il volto dell’individuo sia scoperto e rivolto verso la camera di sorveglianza. E allora perché non sviluppare una tecnologia capace di interpretare - tramite intelligenza artificiale ed algoritmi - la nostra postura e il modo in cui camminiamo? L’idea è venuta a Huang Yongzhen, CEO di Watrix con un passato da ricercatore universitario. Il sistema è già utilizzato dalla polizia a Pechino e Shanghai, e potrà essere ulteriormente sviluppato nei mesi a venire grazie ad un consistente finanziamento di 14,5 milioni di dollari.


Rispetto al riconoscimento facciale, quello della camminata presenta dei pro e dei contro: innanzitutto non richiede che il volto della persona da identificare venga inquadrato, poiché è sufficiente riprenderla da qualsiasi angolatura (fino a 50 metri di distanza), a patto che il movimento delle gambe e dell’intero corpo sia ben visibile. Un altro punto a favore riguarda il livello di precisione, calcolato essere pari al 94%: non è infatti possibile mascherare la camminata - magari zoppicando - visto che il software che analizza le immagini tiene in considerazione non solo gli arti inferiori, ma la postura e la silhouette del corpo. E non servono strumenti particolari per il monitoraggio delle persone nei luoghi affollati e per le strade, basta una semplice videocamera di sorveglianza.


Veniamo ai contro, riassumibili in due aspetti: la durata dell’elaborazione dei dati e la necessità di registrare video. Riguardo al primo punto, il software di Watrix non è (ancora) in grado di fornire responsi in tempo reale, richiedendo una decina di minuti per effettuare i calcoli. Il secondo “problema” è inerente alla modalità di raccolta delle informazioni: il riconoscimento della camminata richiede infatti la registrazione di video, dunque di una sequenza di immagini (per il riconoscimento facciale è sufficiente un’immagine singola). Solo in questo modo è possibile analizzare in dettaglio il modo in cui una persona cammina, ma le capacità computazionali delle macchine impiegate per l’elaborazione dei dati devono essere superiori rispetto a quelle necessarie per interpretare singoli fotogrammi.

Non è la prima volta che si cerca di sviluppare un sistema di sicurezza biometrico del genere, visto che già nel Regno Unito, in Giappone e negli USA erano state implementate simili soluzioni in passato senza però raggiungere il livello di dettaglio raggiunto da Watrix, aspetto che ne ha impedito la commercializzazione.

Altro che Mission: Impossible - Rogue Nation, riconoscere le persone attraverso il modo in cui camminano esce dal cinema e diventa realtà.



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Sorgente articolo: HDblog.it https://goo.gl/CCgL3s

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