Recentemente i ricercatori della divisione medica della Stanford University hanno pubblicato una documentazione del programma “Heart Study” che ha come protagonista Apple Watch.
La ricerca aveva come fine quello di identificare in modo affidabile i casi di fibrillazione atriale nelle persone che prendevano parte allo studio e che erano in possesso di Apple Watch, non solamente dell’ultimo Apple Watch Series 4 dotato di sensore per l’elettrocardiogramma, ma anche delle precedenti versioni dotate soltanto di sensore ottico per il rilevamento dei battiti cardiaci. Ricordiamo che la fibrillazione atriale è una condizione di battito irregolare difficile da prevedere, in quanto è asintomatica, ma spesso può essere segno di insufficienza cardiaca e capace di aumentare i rischi di ictus.
La ricerca è partita nel 2017 e si è protratta fino ad agosto 2018. La Stanford University afferma, però, che continuerà a raccogliere i dati inviati dai partecipanti fino al 2019. Lo studio ha coinvolto più di 400.000 partecipanti, diventando così il più grande programma di screening per questa patologia.
La fibrillazione atriale è responsabile, solo negli USA, di circa 130.000 decessi ed oltre 750.000 ricoveri ospedalieri. secondo quanto riportato dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie. Si stima, sempre in USA, che oltre 700.000 persone possano soffrire di tale patologia senza che gli sia stata diagnosticata.
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